NURAMINIS. Personale raddoppiato e medico di base al lavoro. Nella casa di riposo “Monsignor Serci” di Nuraminis, dove si è sviluppato un preoccupante focolaio di Coronavirus, la situazione pare sia sotto controllo. “Ci siamo sentiti lasciati soli in un primo momento, ma ora stiamo gestendo tutto abbastanza bene, grazie soprattutto all’ingresso del medico di base”, afferma il direttore della struttura Alessio Setti.
Sette dipendenti e 35 anziani con un’età media di 90 anni sono risultati positivi al Covid. Le pazienti più gravi, tre donne, sono decedute all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Gli altri ospiti sono quasi tutti asintomatici, tranne qualcuno che presenta lievi sintomi.
Tuttavia, dopo un primo momento di difficoltà, adesso l’epidemia pare sia sotto controllo, grazie alla gestione straordinaria della situazione da parte della direzione della casa di riposo. É stato assunto nuovo personale e i pazienti sono curati direttamente in struttura sotto la supervisione del medico di base del paese con ossigenoterapia e altri farmaci. “Il coronavirus è sempre più comune all’interno delle case di riposo. Questo non deve spingere i familiari ad allontanare gli anziani da questo servizio che è fondamentale. Questa è una grande famiglia quindi è normale che con tanti conviventi i numeri siano così elevati”.