CAGLIARI. Un centinaio di persone in fila alla Motorizzazione civile di Cagliari. Succede ogni martedì e giovedì, ormai da settimane, a causa della riduzione dell’orario di apertura al pubblico degli uffici, per via dell’emergenza coronavirus. Chi deve effettuare anche una semplice operazione è costretto ad attendere ore, in piedi e spesso sotto il sole. Quando non piove, ovviamente.
Titolari e operatori di agenzie di pratiche auto e di autoscuole, ma anche cittadini che devono svolgere delle procedure burocratiche per le patenti: c’è chi arriva alle 6 del mattino e aspetta che si aprano le porte alle 8 e 30. Anche il personale sarebbe stato momentaneamente ridotto e questo rallenta ancora di più le procedure.
Tuttavia, secondo Salvatore Lobina, segretario regionale dell’Unasca, Unione nazionale autoscuole e studio di consulenza automobilistica, l’organizzazione della Motorizzazione civile era caotica anche prima della pandemia. “A noi, come studi di consulenza e autoscuole, hanno bloccato anche l’ingresso perché ci hanno chiesto di portare qui le pratiche pronte e lasciarle alla guardia che sta all’ingresso”, afferma Lobina. “Il problema è che se ci sono delle anomalie in alcune pratiche puoi saperlo solo dopo alcuni giorni. Ormai continuando di questo passo non riusciremo neppure a definire il lavoro. Ci sono problemi per gli esami delle patenti, non si riesce a prenotarli. Per le moto siamo indietro di alcuni mesi. Ci sono allievi a cui è scaduto il foglio rosa”.