CAGLIARI. Solinas, lei ha aperto le discoteche quando il governo aveva detto di chiuderle. Risposta: "Il problema non sono le discoteche. Erano aperte anche in Versilia, nella costiera romagnola e nel resto del Paese. Ci sono contagi ovunque, ma nessuno cercava il problema lì: possibile che solo in Sardegna ci si contagiasse in discoteca all’aperto?". La Sardegna isola di contagi? Risposta: "Strumentalizzazione fuori dal comune. È una montatura molto mediatica. Abbiamo 558 attualmente positivi contro 2.555 del Lazio, 6.225 della Lombardia, 1.273 della Toscana. In base a quali algoritmi saremmo il centro del virus?". Il Lazio dice che il 45% dei suoi casi sono rientri dalla Sardegna? "Questa storia è destituita di fondamento. L’assessore alla Sanità laziale parla di 600 casi collegati: dubito fortemente".
Questo il tenore del botta e risposta tra il giornalista Paolo G. Brera e il presidente della Regione Christian Solinas, pubblicato oggi su Repubblica. Il cronista pone tutte le domande che partono dal presupposto che la Sardegna sia l'epicentro dei contagi italiani, che qualcuno sia responsabile. E che, insomma, debbano essere ammessi degli errori. Il governatore risponde alle accuse e si assolve. Spiega che questo circo di informazioni intorno all'Isola è partito perché "serviva un capro espiatorio. Peccato non essere riuscito a convincere il governo che il certificato di negatività era l’unico strumento: è la tendenza mondiale, ma il governo ha preferito la riapertura senza controllo. E ora dà la colpa a noi".
