CAGLIARI. "La nostra città è un po' un grande paese: per questo purtroppo sono a conoscenza del fatto che tante persone tornate a Cagliari dopo aver partecipato a serate in Costa Smeralda nel periodo di Ferragosto, pur consapevoli di essere state a contatto con soggetti positivi, non hanno fatto alcuna segnalazione all'unità di crisi". C.B. è una giovane infermiera che nel periodo nero dell'epidemia ha lavorato in una Rsa a Milano, dove si trovavano decine di ospiti che combattevano contro il virus. Qualcuno ha perso la vita. E lei sa di cosa parla. Ora vede in giro tanti che, a Cagliari, pur avendo frequentato soggetti poi risultati contagiati, "e loro lo sanno - afferma - stanno andando in giro a destra e a manca. Li invito ad autodenunciarsi all'unità di crisi sarda, per evitare un disastro. Avere il coronavirus non è una vergogna", dice l'infermiera, "far finta di nulla però sì".