SANTO STEFANO. "Ci sentiamo abbandonati". Con queste poche parole Roberta Cardu, tra i 26 dipendenti del Resort di Santo Stefano risultati positivi in seguito al tampone del 17 agosto, racchiude il sentimento che vive insieme ai suoi colleghi. "Il problema? Non sta succedendo niente. Nessuno ci ha chiamato per sapere come stavamo, salvo la dottoressa del Resort". E loro, assicura, hanno chiamato, mandato mail "a tutti i numeri e gli indirizzi che ci sono stati dati dal numero verde della Regione, ma nessuno ci risponde". Lei vuole un certificato che attesti che è positiva perché "mi serve per l'Inail, senza non posso avviare le pratiche per infortunio e malattia". Intanto è in camera, aspettando il risultato del tampone effettuato il 24.
IL RACCONTO. Sottoposta a tampone, il 20 agosto arriva la notizia: come altri suoi colleghi, è risultata positiva. "Ci è stato comunicato dal Resort", racconta. Aggiungendo: "Nessuno ci ha chiamati dalla Sanità per sapere come stiamo. Ci sentiamo abbandonati, c'è parecchia rabbia. É da marzo che si parla di Coronavirus, e ad agosto non riescono ancora a mandarci un referto o a chiamarci per sapere come stiamo". Loro, i dipendenti che si trovano in quarantena "stiamo tutti bene, sì qualcuno ha un po' di mal di testa, ma solo quello: nessuno ha febbre".
All'interno del Resort, ricorda, i dipendenti hanno sempre attuato le disposizioni previste: "Abbiamo sempre avuto le mascherine, noi non abbiamo contagiato nessuno, e lo certifica il fatto che un solo cliente si è ammalato". Lei, 28 anni, lavora in sala, e "ero felicissima quando ho iniziato la stagione". Ora, è in attesa del tampone fatto il 24: "Spero sia negativo così posso riprendere il lavoro".