CAGLIARI. Il Sassuolo è la prima squadra a violare la Sardegna Arena, la cui imbattibilità è durata poco più di una partita. Basta agli emiliani il rigore trasformato dal fischiatissimo Matri al 60’, dopo che lo stesso centravanti neroverde ne aveva fallito uno nel primo tempo. Sconfitta tutto sommato giusta per un Cagliari incapace di creare seri pericoli all’avversario, ordinato e pericoloso soprattutto sulle fasce, da tempo tallone d’Achille dei rossoblù. Tra i migliori Cragno, autore di una gran parata “alla Garella” sul primo rigore di Matri, e Ionita, pilastro del centrocampo insieme a Barella.
Rastelli ripropone la squadra che ha vinto e convinto a Ferrara, con l’unica eccezione di Farias al posto di Sau, risparmiato anche in vista della gara di domenica con il Chievo. Sull’altro fronte Bucchi opta per un prudente 3-5-2, con l’ex Matri a guidare l’attacco. Il terreno non perfetto della Sardegna Arena non favorisce il bel gioco, con la sabbia che si solleva vistosamente a ogni calcio della palla. Al 5’ la prima fiammata del Sassuolo, con i due ex Matri e Missiroli a sfiorare il vantaggio su un doppio tocco sotto porta ma prima Cragno e poi Pisacane sbrogliano. Cinque minuti dopo gol annullato al Sassuolo: brutta palla persa a centrocampo dai rossoblù, Duncan serve il liberissimo Lirola che, in diagonale, impegna Cragno che non trattiene, ma il tap-in di Matri non è valido pure dopo il controllo del Var, che conferma come il 10 neroverde sia in fuorigioco. Il Cagliari è in difficoltà, con Pavoletti che accusa la mancanza di forma, poco aiutato dai compagni. Barella si fa ammonire al 17’ per un fallo inutile, a dimostrazione del momento poco felicendri padroni di casa. Al 20’ è il solito, fischiatissimo Matri a mettere i brividi ai tifosi rossoblù, con una bella azione caparbia dentro l’area, ma il sinistro in caduta sfiora il palo alla sinistra di Cragno. Quattro minuti dopo la prima azione offensiva del Cagliari, con un destro debole di Farias dal limite, parato senza difficoltà da Consigli. Al 27’ occasione per Pavoletti, ma il suo sinistro da terra viene vanificato dal fischio dell’arbitro per fuorigioco. Sull’out di destra Adjapong scappa regolarmente a Padoin, costringendo Ceppitelli alla mezz’ora a spendere il fallo che gli costa il giallo. Sulla punizione, Matri conquista un rigore che Gavillucci assegna immediatamente. Lo stesso numero 10 va a calciare sotto la Nord e un boato di fischi: tiro centrale che Cragno para con un grande intervento di piede, per il secondo boato della Sardegna Arena. L’inerzia della gara è totalmente a favore degli ospiti, con Adjapong e Duncan particolarmente pimpanti: il ghanese prova la botta al 38’, ma il suo mancino è solo potenza, con Cragno sicuro in presa. Al 43’ lampo offensivo del Cagliari, con la combinazione Pavoletti-Farias-Joao Pedro, ma il suo piattone al volo è alto sulla traversa.
Nella ripresa il Cagliari rientra in campo più determinato, con Pavoletti che già al 46’ stacca di testa sul cross di Joao Pedro, ma la palla è centrale. Il centravanti livornese combatte come sempre, ma difetta in lucidità, tanto che al 51’ viene sostituito da Giannetti, al debutto in questo campionato. Al 53’ i rossoblù sfiorano il vantaggio: grande anticipo di Joao Pedro su Cannavaro, cross perfetto per la testa di Farias che, a tu per tu con Consigli, lo grazia colpendo centrale. All’ora di gioco, puntuale, il meritato vantaggio per il Sassuolo, ancora su rigore, che Matri stavolta trasforma, esultando provocatoriamente contro Curva Sud e Distinti, in mezzo ai fischi assordanti di tutta la Sardegna Arena. Rastelli opta per Faragò al posto di un deludente Padoin, a disagio contro il guizzante Adjapong. I rossoblù accusano il colpo per almeno dieci minuti, ma tentano a testa bassa di raggiungere il pareggio. Giannetti ci prova due volte tra il 74’ e il 76’, ma la mira non è quella giusta. Rastelli si gioca la carta Sau al posto di Barella, per il tutto per tutto. Ma è il Sassuolo al 90’ a sfiorare il raddoppio con Ragusa, che sfrutta un grave errore di Pisacane (alle prese con i crampi) per involarsi tutto solo contro Cragno che resta però in piedi fino all’ultimo, bloccando la palla a terra. Sul capovolgimento di fronte Faragò arriva con un attimo di troppo sul cross di Farias. I sei minuti di recupero servono a poco, se non al giallo comminato a Giannetti e al miracolo di Acerbi sul tiro a rimorchio di Faragò. Il triplice fischio di Gavillucci sancisce la terza sconfitta per un Cagliari che in questo inizio di campionato non sa pareggiare e la prima vittoria per il Sassuolo e il suo mister Bucchi, il più felice di tutti al termine della gara.
