CAGLIARI. All'Ersu non riescono nemmeno a scoprire l'acqua calda. Gli studenti della casa di via Trentino - 236 posti letto, non quattro - non ce l'hanno perché "i meccanismi dell'ente pubblico sono difficili da comprendere". A dare questa risposta è la direttrice della casa. Michel Muroni, ai rappresentanti dei ragazzi che chiedono se e quando per loro verrà ripristinato un servizio essenziale, che nel 2017 in un Paese occidentale dovrebbe essere elementare: l'erogazione dell'acqua calda.
La chat con le risposte della direzione della casa dello studente di via Trentino
Pare che la direzione abbia le mani legate: "Al momento non ci sono novità. Sono solidale con voi, scrive la Muroni. Agguinge che si è fatto il possibile, ma per capire se l'acqua calda tornerà bisogna attendere che si muovano gli imperscrutabili meccanismi dell'ente pubblico. L'ente per il diritto allo studio universitario di Cagliari, in questo caso.
La stessa situazione si era verificata a maggio in un'altra casa dello studente, quella di via Businco. Di seguito il servizio realizzato da Luciana Madrigali.
Il servizio del 15 maggio dalla casa dello studente di via Businco