CAGLIARI. Il mare sardo è sicuro: solo 4 i tratti inquinati. Due a Quartu, Rio Foxi e S’Oru e Mari, uno ad Alghero in località San Giovanni, e uno a Valledoria, Rio Foggiano. Ventinove i punti di monitoraggio, e quelli inquinati sono tutti punti noti, tranne uno, S’Oru e Mari. Tutti i risultati negativi arrivano da scarichi non deputati, forse illegali.
I dati arrivano dal monitoraggio di Legambiente con la storica campagna estiva Goletta Verde, un viaggio tra le acque dell’Isola che mira a salvaguardare il mare. I dati risultano positivi: nel 2019 i mari inquinati erano 5, due anni fa 7.
Causa covid, la Goletta Verde, che quest’anno compie 34 anni, ha lavorato in maniera diversa rispetto al passato. “Il nostro obiettivo è andare a indagare la qualità cercando la presenza di batteri per evidenziare le criticità”, ha precisato Marta Battaglia, direttore di Legambiente Sardegna, “sono cambiate le modalità, abbiamo rinunciato al solito schema che vedeva partire il gruppo scientifico da Roma”.
Il covid ai mari dell’Isola ha portato vantaggi: “I risultati sono ottimi, migliorano nettamente rispetto agli scorsi anni”, dice il responsabile Scientifico di Legambiente Vincenzo Tiana, “solo quattro mari sono risultati inquinati, ma si tratta di una spazio circoscritto delle acque e in due casi vige già il divieto di balneazione, manderemo un rapporto ai comuni, Regione e Arpas per chiedere maggiore controllo. Intanto con il coronavirus si è sviluppata una politica innovativa di gestione delle spiagge, con perfezione dei sistemi di accesso causa covid, al primo posto troviamo Baunei”.