CAGLIARI. Controllava i movimenti intorno a casa della vicina, chi entrava e chi usciva, faceva squillare il suo telefono a tutte le ore del giorno e della notte, saliva sul tetto a fare rumori che le impedivano di dormire, le inviava lettere "anonime" minatorie. Quel settantenne era diventato un incubo per una cinquantenne cagliaritana. Inutile la denuncia che lei aveva presentato per atti persecutori. L'anziano aveva già subito dei provvedimenti: ammonimento del questore, divieto di avvicinamento alla vittima e anche il divieto di dimora a Cagliari.
Ma ha continuato. Anzi: aveva peggiorato i suoi comportamenti con "ulteriori condotte vessatorie e minacciose nei confronti della donna, in totale spregio e insofferenza per le regole e le prescrizioni, ma soprattutto evidenziando l’ostinata volontà di creare disagio e turbamento nella vita della vittima", si legge in una nota della Questura di Cagliari.
Ieri è finita: il settantenne è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile e portato in carcere.