CAGLIARI. Salgono a sei i casi di positività da coronavirus riscontrati sugli algerini sbarcati nei giorni scorsi sulle coste del Sulcis. Nel pomeriggio era arrivata la conferma su cinque contagi, ma via via che giungono gli esiti del tamponi effettuati al Santissima Trinità la conta deve essere aggiornata. E si teme che il numero sia destinato a salire: nelle ultime 72 ore sono approdati nel Sulcis oltre cento nordafricani, a bordo di imbarcazioni sulle quali viaggiano in spazi ristretti. Il rischio di trasmissione del virus è considerato alto. Tutti sono comunque tenuti sotto osservazione nel centro di accoglienza di Monastir.
"Per quanto ancora dobbiamo sopportare il paradossale controsenso di vedere da un lato i nostri concittadini ancora sottoposti a vincoli restrittivi legati alla diffusione di Covid-19, e dall’altro il menefreghismo di una politica fatta di silenzi-assensi che nulla dice e nulla fa per contrastare il crescente fenomeno degli sbarchi di migranti irregolari, talvolta rilevatisi positivi, nelle nostre coste?”: a domandarselo sono Andrea Piras, consigliere regionale eletto tra le file della Lega nel collegio cagliaritano, e il referente provinciale del partito di Salvini, Roberto Schirru.
"Siamo stanchi dell'atteggiamento di questo Governo che ignora la gravità della situazione", attacca anche il deputato di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda, "abbiamo da sempre mal sopportato gli sbarchi degli algerini che arrivano in Sardegna per fare i propri comodi ma ora l'Isola deve diventare pure il centro Covid dell'Algeria?" conclude Deidda "se non vedremo misure concrete come accordi con l'Algeria per sorvegliare i mari con la nostra Marina Militare, blocco degli arrivi e rimpatri immediati, organizzeremo manifestazioni, pacifiche ma determinate, per svegliare il Governo"