GHILARZA. Riaprite entro agosto il pronto soccorso dell'ospedale di Ghilarza, altrimenti si dimettano i sindaci in scadenza di tutta la zona. Erano pronti a manifestare a marzo, ma il covid ha fermato la protesta del "Comitato Civico per l’Ospedale Delogu bene comune". Che adesso dichiara guerra, perché "la situazione è ulteriormente peggiorata", scrivono i portavoce Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu. Alla chiusura del servizio del vecchio Pronto Soccorso, è la denuncia, "si è progressivamente aggiunta la sospensione delle attività chirurgiche e di quelle ambulatoriali, la mancata nomina di un Direttore Sanitario operativo in loco, il trasferimento in altra sede di numerosi operatori, l’indisponibilità dell’unica anestesista presente, la riduzione delle prestazioni radiologiche, il rifiuto dell’ennesimo progetto di adeguamento della struttura ospedaliera appositamente predisposto dall’apparato tecnico, il collasso del servizio di trasporto con le ambulanze e, di questi giorni, la seria minaccia di un blocco dell’operatività del laboratorio".
Le promesse ricevute ai vari tavoli, a tutti i i livelli istituzionali, non sono state mantenute. "Oppressi da tale disastro abbiamo in mano, ormai, una sola carta da giocare, quella di una nuova e forte mobilitazione di tutto il territorio a supporto di una richiesta secca e ultimativa". Il pronto soccorso deve riaprire entro agosto e "nel caso la richiesta non venga soddisfatta neppure stavolta, chiediamo a tutti i sindaci dei Comuni del Guilcier/Barigadu che hanno il mandato in scadenza di dimettersi in blocco entro la prima settimana di settembre, costringendo così il presidente della Giunta Regionale a nominare commissari straordinari per la gestione della fase elettorale del prossimo ottobre".