ASSEMINI. Era in giardino, nella sua casa di Assemini. Ha sentito un pizzico alla gamba. Ma non gli ha dato peso. Era l'inizio di un incubo: A.T. è stata morsa da un ragno violino e adesso, mentre si sta curando, non sa ancora se la parte di tessuti andata in necrosi le verrà asportata.
È successo cinque giorni fa. Dopo quella strana sensazione alla gamba, mentre era seduta, è andata a dormire. "L'indomani non potevo muovere la gamba", spiega gli amici preoccupati dopo aver visto i segni sulla foto che lei ha pubblicato sui social, "avevo dolori fortissimi allo stomaco, ho vomitato. Abbiamo chiamato l'ambulanza: mi hanno fatto un flebo, sono stata meglio e non sono andata in ospedale. Non sapevamo quali fossero le cause".
Ma non era finita. Anzi. "La sera sono stata di nuovo male", aggiunge, "così la mia dottoressa mi ha prescritto antibiotico. Per lei era colpa di una zecca o di un ragno, ma non avevo la gamba in quelle condizioni". Che si sono manifestate ieri: la carne intorno al punto del morso è morta. "Sono andata alla guardia medica, da lì mi hanno spedita subito in ospedale", racconta. E lì la certezza: il responsabile era il ragno violino. "Mi hanno detto che sarei dovuta andare subito da loro, che il veleno ormai è in circolo. Mi hanno anche fatto una radiografia, per escludere danni ai polmoni". Ora la cura di antibiotico è stata potenziata: "Dovrò tornare tra una settimana. E decideranno se farmi un intervento per asportare la parte necrotizzata. Fa malissimo". A.T. ha solo una piccola consolazione: "Meno male che non sono stati toccati i miei bambini, sarebbe stata una tragedia".