La planimetria dei parcheggi blu nella delibera di giunta
CAGLIARI. L'ondata delle strisce blu nella zona di via Scano a Cagliari? Colpa di Zedda, secondo il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Pierluigi Mannino. Che non lo scrive direttamente. Ma pubblica la delibera della giunta comunale del marzo 2019 (quindi risalente a due mesi prima dell'avvento di Paolo Truzzu a palazzo Bacaredda). E aggiunge: "Delle pesanti eredità. A buon intenditor...", sottolinea il sibillino Mannino, "Partiamo dalle origini, se il blu (inteso come parcheggi a pagamento) avanza c’è un motivo. E non aggiungo altro".
Nel documento della giunta guidata dal sindaco Massimo Zedda si legge che nel 2000 (l'allora sindaco era un ragazzino, quando fu presa la decisione) è stata affidata in concessione alla Parcheggi Urbani Srl "la costruzione e gestione dei parcheggi multipiano nella via Amat e nel Viale Regina Elena, unitamente alla gestione dei parcheggi di superficie delle aree circostanti individuate nel contratto". Ma col tempo sono spuntate tasse e imposte che non erano state preventivate nel piano economico finanziario della società. E molti parcheggi che dovevano diventare blu non erano stati messi a disposizione della società.
Così è iniziata la trattativa tra Comune e concessionario. Che ad aprile dell'anno scorso si è deciso che fosse "necessario procedere al ripristino delle condizioni di equilibrio finanziario del contratto stipulato attraverso l'istituzione di 259 stalli a pagamento da assegnare in concessione alla società". Ed eccoli: in via Scano, in via Carboni Boy e in via Amat. Da qui nasce il piazzamento del parchimetro brutto davanti alla chiesa (che verrà rimosso).