CAGLIARI. Test sierologici consigliati a chi vuole viaggiare verso la Sardegna. Addirittura incentivati con la promessa di un rimborso della spesa attraverso vocuher che possono essere utilizzati per servizi alberghieri e visite archeologiche. Ma vietati sull'Isola. La comunicazione a firma del direttore generale dell'assessorato alla Sanità Marcello Tidore è stata inviata il 30 maggio ai rappresentanti delle associazioni dei laboratori analisi e ai vertici di tutti gli ospedali.
I test basati sull'identificazione degli anticorpi IgM e IgG, si legge, "non possono essere utilizzati a scopo diagnostico". Perché per scoprire il virus, in sintesi, è affidabile solo il tampone. Il risultato dei test sierologici, spiega Tidore, "non è sufficientemente attendibile per una valutazione diagnostica a causa dell'elevato numero di falsi positivi e falsi negativi che possono generare, con conseguenze particolarmente gravi sulle misure di prevenzione e controllo dell'infezione da Sars-Cov-2".

Il documento dell'assessorato
La motivazione dell'incertezza è quella nota: non è detto che un soggetto che non ha sviluppato anticorpi non abbia contratto il contagio o non sia comunque contagioso perché, magari, asintomatico. E chi riceve un esito favorevole magari si convince di essere "sano" e circola. Ma la certezza si ha solo con un'analisi molecolare. Tampone, quindi.
Le analisi sul sangue sono utili solo per scopi di "ricerca e indagine epidemiologica", è scritto nel documento dell'assessorato.
In conclusione, scrive Tidore, "l'offerta di test anticorpali a singoli cittadini e imprese, generando gravi conseguenze sul sistema pubblico del sistema di emergenza, non è autorizzata". Quindi è vietata.
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