CAGLIARI. La decisione ormai è presa: il campionato riparte a tappe forzate il 20 giungo. Ed è stabilito anche che dal 3 giugno tutti gli italiani potranno circolare liberamente sul suolo italiano. "Ma io avrei fatto playoff e playout in un luogo sicuro: sarei pronto a ospitare tutte le squadre". Il luogo, è ovvio, è la Sardegna. Perché a parlare è Christian Solinas, intervistato sulla Gazzetta dello Sport dal giornalista cagliaritano Bibi Velluzzi. Il titolo però detta una condizione: sì alla chiusura del campionato in Sardegna "ma col certificato di negatività".
Lo stesso che, secondo quanto spiegato dal presidente della Regione, "dovranno avere ispettori di Lega, giornalisti, operatori televisivi. Tutti coloro che hanno più di dieci anni" che arriveranno al seguito delle squadre che sfideranno il Cagliari alla Sardegna Arena. Giocatori e arbitri non entrano nel calderone, "perché vengono sottoposti a controlli ogni quattro giorni". Dalle colonne della Rosa Solinas tira anche un'ulteriore stoccata al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia - juventino - che ha bollato come incostituzionale il passaporto sanitario. "Lui è juventino, io tifo Cagliari e sono sardista: per me è straniero".