CAGLIARI. "Nelle ultime settimane si è distrutto tutto ciò che eravamo riusciti a sostenere per le prenotazioni di luglio e agosto: adesso è solo un susseguirsi di cancellazioni”. È Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, a lanciare l'allarme degli albergatori dell'Isola, in balìa delle decisioni di Solinas e del governo. Certificato di negatività sì o no? Come faranno i turisti ad arrivare nell'Isola per fare una vacanza? Domande che, ancora oggi, sembrano non avere una risposta certa.
Ieri in tarda serata il governo ha approvato il via libera, dal 3 giugno, agli spostamenti liberi tra regioni, ma - viste le pretese avanzate dalla Sardegna - già nelle prossime ore il ministro Boccia potrebbe parlare con il governatore Solinas, e con gli altri presidenti di Regione. Certo è che, al momento, se non ci dovessero essere ulteriori modifiche, i turisti sarebbero autorizzati ad arrivare nell'Isola senza alcuna certificazione di negatività al virus.
"Per qualche giorno sembrava che il mercato fosse ripartito - denuncia il presidente di Federalberghi - quando è stata annunciata l’apertura dei voli, ma poi si è innescata una catena con una comunicazione errata sul turismo: si stanno sottovalutando pesantemente i danni che ha prodotto. Oggi ci troviamo con operatori che lavorano solo per cancellare le pratiche". E sul tanto contestato 'passaporto sanitario' Manca aggiunge: "Il problema non sono i test, se avessimo una cognizione esatta del percorso che il turista deve affrontare per accedere all'Isola. Noi siamo favorevoli al controllo, ma si sta andando avanti per proclami e non si sta considerando le necessità di un settore che pesa per 80mila lavoratori diretti".