CAGLIARI. "Nessuna incertezza e nessuna titubanza. Sappiamo cosa fare". Il presidente della Regione Christian Solinas inizia la sua conferenza stampa del lunedì con tono piccato. Perché negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli attacchi da parte di governo e parte del mondo scientifico sulla linea della Regione che punta al passaporto sanitario per gestire gli arrivi nell'imminente stagione turistica. Venerdì si avranno maggiori dettagli su come verrà certificata la negatività dei viaggiatori. Ma intanto Solinas cerca di fare chiarezza, anche in risposta a chi sostiene che l'incertezza abbia portato a una pioggia di cancellazioni nelle prenotazioni.
Il governatore ribadisce che "siamo pronti ad abbracciare i turisti, ad offrirgli le bellezze della nostra isola e una situazione di sicurezza sanitaria unica al mondo. Non significa dire che ci da noi ci sia l'immunità: dirlo è una strumentalizzazione inaccettabile. Abbiamo bisogno di garantire la massima sicurezza possibile per chi arriva e per i sardi, con un test che ci dica che il cittadino è negativo. Non significa che non si possa positivizzare in seguito: è una cautela che permette al sistema regionale di accogliere i turisti e preservare la salute dei sardi".
La domanda aperta, però, è: cosa e come si farà per certificare? "Alle Canarie", spiega Solinas, "dal primo luglio avranno il passaporto digitale, con tutte le informazioni su chi viaggia. Noi abbiamo chiesto una cautela più differente e meno costosa: una semplice certificazione. Da fare dove? Chiediamo che sia possibile in tutta Italia, liberamente. Non accetto che qualcuno possa parlare di affari miliardari privati". Il riferimento è alle dichiarazioni di Giusepe Ippolito, dello Spallanzani di Roma, che questa mattina aveva denunciato il presunto business dei test a Rai Tre. "Testare la negatività è solo una precauzione sanitaria, non ci interessa chi lo fa", replica Solinas, "I cittadini devono potersi sottoporre a un test. Chiediamo al governo di fare la sua parte e di renderlo possibile per tutti, in laboratorio o in farmacia. E se non succederà abbiamo già ipotizzato due scenari alternativi, attraverso un'app e alcune autocertificazioni".
Solinas non si sottrae alla polemica nemmeno col ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, che aveva bollato come una sciocchezza il passaporto sanitario: "Se hanno un 'alternativa la tirino fuori. Di fronte a una proposta finora abbiamo assistito al nulla. Noi siamo molto attrattivi e pensiamo a 2,5 milioni di arrivi: non possiamo permetterci il lusso di non fare alcun controllo".
Il mondo del turismo ha più volte accusato la Regione di aver generato una pioggia di disdette a causa delle incertezze sui test: "Falso, le cancellazioni ci sono qui come altrove per colpa di scelte economiche, le compagnie non stanno volando".