CAGLIARI. Dietrofront al Santissima Trinità: le visite ai pazienti ricoverati non saranno possibili a partire dal 25 maggio. La svolta era stata annunciata ieri, con una nota firmata dal direttore del presidio ospedalieri unico Sergio Marracini (QUI LA NOTIZIA). Ma oggi è arrivato il contrordine: "A causa del sopraggiungere di problematiche di natura organizzativa e strutturale l'accesso dei visitatori nei reparti di degenza non sarà consentito".
E viene rettificata la circolare precedente, che prevedeva "l'ingresso alla struttura di un solo visitatore per paziente ricoverato", e che "dovrà essere sempre lo stesso per tutta la durata della degenza". Come era previsto il controllo? Con "un format compilato che dovrà essere consegnato al visitatore da una guardia o un portiere, e dovrà essere esibito a ogni accesso". Tutto cancellato.
Le modalità organizzative non avevano convinto il segretario della Fials Paolo Cugliara, che aveva ipotizzato: "Immaginiamo un paziente con patologie gravissime, in fin di vita, che vuole riabbracciare i suoi figli. Come si può pretendere che sia sempre e solo la stessa persona a potergli fare visita? Qui subentra la moralità e l'etica: questi dirigenti dove hanno messo questi principi?"
Cugliara aveva chiesto il ritiro del provvedimento. Che oggi è arrivato. "Purtroppo", è il commento, "è la dimostrazione che avevamo ragione. Ci chiediamo adesso sulla base di quali ragionamenti vengono imposte delle direttive insensate che poi vengono ritirate il giorno dopo. Nella fase di uscita dall'emergenza", conclude il sindacalista, " ci si aspetta che i decisori pianifichino un ritorno alla normalità. Qui siamo davanti a una preoccupante improvvisazione".