CAGLIARI. La spiaggia del Poetto rimane libera, e questo si sa. Al mare si può andare, ma bisogna sempre rispettare le regole e quindi rimane il distanziamento sociale. Ma come possono i comuni garantire i controlli? Se ne è parlato oggi durante nel corso di una riunione in videoconferenza tra i primi cittadini dei comuni costieri e la Regione. I sindaci battono cassa, servono risorse.
Il comune di Cagliari ad esempio avrebbe bisogno di circa 80mila euro al mese per avere almeno venti uomini del salvamento a mare e garantire un controllo per 12 ore, dalle 7 alle 19. “Il compito che ci affida il decreto del Governo è quello di informazione, comunicazione, e di controllo”, spiega il sindaco Paolo Truzzu, “con le risorse che abbiamo a disposizione in termini di denaro e di uomini, non siamo nella condizione di poter garantire una corretta permanenza all’interno delle spiagge, quindi una delle soluzioni potrebbe essere quella di aumentare il salvamento a mare”. Ma non solo: il Comune pensa anche di utilizzare la tecnologia per monitorare la spiaggia dei Centomila, anche per questo però servono risorse. “Gli strumenti tecnologici ci possono permettere di misurare la percentuale di occupazione delle spiagge”, dice Truzzu, “Prevale il buonsenso. Ma nel caso in cui si dovesse intervenire sarebbero problemi di ordine pubblico e c’è già un accordo con il Prefetto di Cagliari e i sindaci della Città Metropolitana per vederci la settimana prossima”.