CAGLIARI. Le tasche dei cagliaritani sono state saccheggiate durante il lockdown. Se n'era accorto chi è andato a fare la spesa, in fila e col portafogli sempre più leggero a causa della crisi. Ora lo certifica anche l'Istat, che ha diffuso l'indice dei prezzi nel capoluogo sardo per il mese di aprile.
A schizzare in alto sono stati i prezzi dei beni di prima necessità: alimenti e bevande analcoliche. "La divisione in esame, questo mese, registra una variazione congiunturale del +1,3%, in aumento rispetto al+0,2% del mese precedente". Quindi, i prezzi ad aprile sono cresciuti dell'1,3% rispetto a marzo, quando si era registrato un leggero aumento (0,2%) rispetto a febbraio. Ma a saltare all'occhio è quella che viene definita "variazione tendenziale", cioè il risultato del confronto con i prezzi dello stesso mese dell'anno scorso: "Registra una variazione del +3,3%, che risulta essere in aumento anche esso rispetto al +1,1% del mese di marzo. Tra le singole classi in aumento si segnalano variazioni significative nelle classi “Vegetali” +6,1%, “Frutta” +3,5% e “Oli e grassi” +1,7%. In diminuzione non si segnala alcuna variazione significativa".
In generale, però, i prezzi sono saliti solo dello 0,1%: questo significa che l'intero paniere dei beni presi in considerazione a fini statistici comprende anche beni (non primari, su cui si è lucrato) che sono costati meno. Importante il calo per "Abitazione, acqua, elettricità e combustibili": qui le spese si sono ridotte del 3.3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.