CAGLIARI. Pescatori di tutta la Sardegna, fermi tutti. Almeno per un po'. Perché se una circolare interpretativa del direttore generale dell'assessorato agli Enti locali pubblicata ieri dava il via libera alla possibilità di spostarsi su tutto il territorio regionale, senza limiti di comune né di orario (nemmeno sulla spiaggia, in deroga alle ordinanze balneari) per chiunque (tesserino in tasca) volesse buttare la lenza o immergersi col fucile, oggi arriva la frenata del direttore generale della presidenza Silvia Curto: quel documento chiarificatore va ritirato in autotutela, perché sarà il presidente della Regione Christian Solinas a stabilire dove e se ci si potrà spostare con canna e mulinello o con un arbalete appena rimesso in sesto. La comunicazione dell'ufficio di massimo livello di viale Trento è arrivata questa mattina e stoppa tutti i pescatori che volevano girare liberamente per la Sardegna.
In serata è attesa l'interpretazione autentica di Solinas, sulla pesca e su tutte le previsioni contenute nell'ordinanza del 2 maggio che hanno suscitato perplessità. E chissà - anche se pare di sì - se verrà confermata la lettura "aperta" dell'assessorato agli Enti locali. Che una sua logica l'aveva: se si dice sì alla pesca, viene difficile praticarla per un residente a Monastir, che il mare nel suo comune non ce l'ha.
Se dovesse arrivare la conferma, quella di stamattina si rivelerebbe solo una bega burocratica. Che però dà il suo contributo a creare confusione in una realtà già difficile.
Solinas ha annunciato per oggi chiarimenti anche sulla pesca e sugli spostamenti connessi