ROMA. Il governo dice ancora no alle apertura anticipate di nuove attività (come parrucchieri, estetisti e negozi di abbigliamento) decise dalle Regioni. Il decreto Conte ipotizza il via libera solo dal 18, da molti governatori arriva la richiesta di partire l'11, con ordinanze territoriali. Il tema è al centro del confronto in videoconferenza in corso in queste ore. A preannunciare la linea dei presidenti era stato quello della Liguria GIovanni Toti, con un tweet.
Ma stando a quanto si apprende il ministro Francesco Boccia, competente per i rapporti con le regioni, ha ribadito l'opposizione di Roma. Dall'11 maggio, ha spiegato, è necessario l'esame dei dati del monitoraggio del ministero della Salute sul contagio da Covid 19 e in base a quelli dal 18 maggio saranno possibili differenziazioni regionali nelle riaperture, anche in base alle linee guida dell'Inail.