CAGLIARI. La Fase 2 è iniziata per alcune attività. Altri imprenditori dovranno attendere il 18 maggio. Come i titolari dei chioschi del Poetto. Anche loro iniziano a prepararsi alla riapertura e fanno i conti con gli spazi a disposizione. La maggior parte, 14 su 20, hanno una pedana di 330 metri quadri, gli altri sei invece di 500 metri. “Nell’ultima approvazione del Pul si è tenuta la misura originaria, per questo c’è una differenza differenza”, spiega Alessandro Cogoni, presidente provinciale del Fiba, federazione italiana balneari”.
Così in vista della stagione estiva, che a causa della necessità di garantire il distanziamento tra i clienti non porterà gli stessi guadagni degli anni passati, chi non ha ancora una pedana da 500 metri, chiede l’ampliamento. “Avevamo già presentato una richiesta di questo tipo negli anni passati”, precisa Cogoni, “ci era peró stato detto che sarebbe stata necessaria un’altra concessione. Ma una recente sentenza dice che l’ampliamento non è configurabile come nuova concessione”. Le richieste sono state scritte nero su bianco in una lettera indirizzata al sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, all’assessore alla Sicurezza Paolo Spano e al presidente del Consiglio Comunale Edoardo Tocco. “Questo ci aiuterebbe a lavorare di più dato che abbiamo già perso parte del nostro lavoro rispetto agli scorsi anni”.