SASSARI. "Se mia cugina non fosse stata di colore il comportamento degli agenti di polizia locale di Sassari sarebbe stato diverso?". A chiederselo è l'avvocato Marco Langiu, nella duplice veste di difensore e parente dei due protagonisti, assieme agli agenti, dei video che hanno indignato tanti. Si vedono alcuni uomini della Municipale che accerchiano e prendono a botte un uomo a Sassari, in via Ugo La Malfa. Intanto una donna grida e lui dice: "Ecco i documenti, non mi picchiate". Secondo una prima versione dei fatti emersa nelle scorse ore la donna, nell'ambito dei controlli disposti per monitorare il rispetto delle prescrizioni contro il coronavirus, era stata fermata mentre buttava l'immondizia fuori orario, avrebbe rifiutato di fornire le proprie generalità, così è arrivato il "compagno" (ma è il marito, da molti anni, i due hanno tre figli) ed è iniziata la coluttazione. Finita al comando, con due denunce per resistenza a carico dei cittadini, come comunicato con una nota ufficiale del Comune di Sassari. L'unica fonte per conoscere la versione della parte pubblica, nonostante le richieste.
Ma adesso arriva la versione dell'avvocato Langiu, che racconta come si sarebbero in realtà svolti i fatti: "Prima di tutto: presenteremo una dettagliata denuncia, perché quello che tutti hanno visto è un sopruso, sembra che siamo piombati in uno stato di polizia", esordisce, per poi raccontare: "Mia cugina era scesa per buttare l'immondizia. Fuori orario? Poco conta, in questo frangente. I vigili l'hanno fermata, le hanno chiesto i documenti. Lei non li aveva con sé e ha detto che in un attimo glieli avrebbe portati il marito, mio cugino. Gli agenti hanno insistito per portarla lo steso al comando, per procedere con l'identificazione. Avrà contato il fatto che è di colore? Mi viene da chiederlo. Perché", prosegue il legale, "lei non ha opposto alcuna resistenza. Il marito, ricevuta la telefonata, è sceso per mostrare i documenti. Niente: chissà cosa hanno pensato quelli della Municipale, hanno insistito per caricarla in auto". Da lì è salita la tensione. "E dai video pubblici, e da quelli in nostro possesso", prosegue l'avvocato Langiu, "è chiaro che mio cugino sia stato picchiato mentre metteva a disposizione tutto". Come sempre succede in questi casi, le voci girano. C'è chi dice che la donna avrebbe sputato contro un agente: "Smentisco categoricamente", dice il legale, "poi per entrambi è scattata la denuncia per resistenza. Com'è che allora mio cugino non è stato portato alla centrale, ma solo la moglie, che è salita in auto su mio consiglio? Lui l'ha aspettata fuori. Ora scopriamo della denuncia a loro carico. Anche noi, è ovvio", conclude Langiu, "presenteremo la nostra denuncia. Due persone che non hanno mai vissuto una situazione del genere si sono trovate incredibilmente aggredite".