CAGLIARI. Promessa mantenuta: l'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino ha donato cinque ventilatori polmonari al Santissima Trinità. I macchinari, fondamentali per mantenere in vita i pazienti più gravi contagiati dal coronavirus, sono stati scortati lungo tutto il viaggio per evitare che venissero intercettati da altre regioni, sono arrivati nella notte all'aeroporto di Elmas con un trasporto eccezionale e questa mattina sono stati consegnati all'ospedale.
La nuova attrezzatura è stata acquistata da “Distribuzione defibrillatori”, l’unica azienda italiana che produce impianti salvavita italiani. “Abbiamo fatto un miracolo in 15 giorni”, ha spiegato Simona Buono, imprenditrice cagliaritana che su incarico di Cellino si è occupata della vendita e del trasporto insieme a Ki Point di Via Campania e Sda. "In Sardegna", ha aggiunto, "l'approvvigionamento di respiratori è molto più difficile rispetto al resto d’Italia: la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana tra migliaia di presidi non ha calcolato bene le necessità della Sardegna, forse perché meno esposta del nord Italia”.
L'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino (ImagoEconomica)
Può accadere che un carico come quello arrivato oggi venga precettato da altre regioni, dove l'emergenza terapie intensive è più alta. “È stato difficile: Poste Italiane e Sda hanno scortato per la Sardegna questa importante donazione. Tutto merito di un privato che, come si dice, si è messo le mani in tasca per aiutare i suoi conterranei”.
I dispositivi verranno collaudati lunedì nel nuovo reparto di Rianimazione con 8 nuovi posti letto ricavato in una parte di Urologia del Santissima Trinità. “Questa donazione è molto importante nella fase più critica che stiamo affrontando”, ha detto Sergio Marracini, direttore del presidio ospedaliero unico di Area Omogenea dell’Assl di Cagliari, “con questi regalati da Cellino abbiamo 26 ventilatori al Santissima Trinità. Dovrebbero consentire di soddisfare tutto il fabbisogno: la nuova struttura di rianimazione rimarrà in maniera permanente attrezzata perché non vogliamo più farci cogliere impreparati”. In tutto i posti letto dedicati al covid nell'ospedale di Is Mirrionis sono una cinquantina.