CAGLIARI. Comunicazioni puntuali ai sindaci sul numero dei positivi nel territorio e delle quarantene obbligatorie collegate, attraverso una piattaforma. "Perché dei dati su coloro che sono in quarantena volontaria dopo il rientro non ce ne facciamo più nulla, saremmo indietro di 15 giorni". È la prima richiesta che i rappresentanti degli enti locali, all'unanimità, hanno avanzato alla Regione, in collegamento con l'assessore alla sanità Mario Nieddu, durante l'ultimo incontro. A illustrare i temi del confronto è il presidente dell'Anzi Sardegna Emiliano Deiana. "Quei dati devono essere garantiti in modo continuo, il resto è chiacchiera".
Ma è stato chiesto anche un cronoprogramma, con priorità per le aree di contagio, sulla consegna dei dispositivi di protezione per i medici e paramedici: "Ci sono stati dai numeri, con migliaia di pezzi che si dicono consegnati, ma noi vogliamo i numero certi". Inoltre i sindaci hanno chiesto anche il cronoprogramma della distribuzione del tamponi.
I primi cittadini, che in qualità di amministratori sono i primi responsabili della salute pubblica della loro comunità, chiedono di conoscere i numeri del contagio e quelli delle contromisure che la Regione sta adottando. Perché troppo spesso è capitato che acquisissero le informazioni attraverso voci di paese o dai diretti interessati, e non dalle autorità sanitarie preposte.