CAGLIARI. Tante dichiarazioni, finora. Ma di atti concreti, in questa situazione devastante, se ne sono visti pochi. E gli imprenditori temono il collasso, mentre si vedono ancora recapitare rate da pagare. L'allarme arriva dal presidente di Confcommercio sud Sardegna Alberto Bertolotti “La drammatica situazione delle imprese del settore turistico, dai pubblici esercizi alle strutture ricettive, causata dall'emergenza in corso, è cominciata prima e finirà dopo quella di tutti gli altri”, spiega il rappresentante degli imprenditori. L'associazione chiede che "le organizzazioni del settore siano fattivamente e direttamente coinvolte nell’individuazione delle misure e nela determinazione dei requisiti per accedere ai benefici, al fine di evitare che anche i migliori auspici e gli atti politici più virtuosi si impantanino nelle sabbie mobili delle procedure e delle burocrazie" .
È urgente, per Confcommercio, "passare dagli annunci alla concreta "messa a terra" dei provvedimenti. In tempi rapidissimi deve essere disponibile la liquidità per le imprese che devono pagare stipendi, locazioni, fornitori, utenze. Facciamo presente che, nonostante lo stato di emergenza di proporzioni inimmaginabili, Sfirs ha proceduto ad esigere le scadenze mensili dalle imprese”.