CAGLIARI. Ore 7,30 di martedì 17 marzo 2020, le bacheche social di Cagliari si riempiono di foto di Carlo Tivinio, morto a 42 anni dopo essere stato contagiato dal coronavirus alla fiera della birra di Rimini. C'era andato per lavoro: Carlone, per gli amici, era il titolare del locale Lima Lima in via Iglesias, a Cagliari. Conosciuto, conosciutissimo. Oggi, alle 7,30, è stato cremato. Il virus che lo ha ucciso impedisce a chi gli ha voluto bene di salutarlo per l'ultima volta con un "normale" funerale.
Gli amici, altri che lo conoscevano, e altri ancora che sono rimasti sconvolti dalla notizia della sua morte, hanno aderito all'appello lanciato ieri: "Domani Carlo verrà cremato alle 7.30 del mattino", era il messaggio, "Non dobbiamo essere presenti, ma possiamo, tutti insieme, all'unisono, ricordarlo con un'immagine, un video, un pensiero, un pezzo che gli faceva partire la cantarella, uno scampolo di dialogo con una delle sue fesserie nel mezzo. Fate voi secondo le infinite forme della memoria. La sua splendida, coraggiosa moglie è d'accordo. Potete aiutarmi a diffondere, se non dovessimo rispettare le sacrosante disposizioni le strade si riempirebbero per Carlo. Sarebbe bello fossimo numerosi anche qui".
"Qui" è la rete, i social. È Facebook. Che si è riempito di foto e ricordi di Carlone del Lima Lima.