CAGLIARI. Non è un assalto, perché i cagliaritani stanno dimostrando un senso di responsabilità del quale bisognerà ricordarsi quando questa emergenza sarà finita. Ma fare la spesa al supermercato in questo prime fine settimana in città è diventata un'opera di pazienza. Lunghe file si sono create all'esterno di tutti i supermercati aperti, grandi e piccoli, al centro e in periferia.
I clienti entrano a numeri contingentati, per evitare che all'interno delle strutture non venga rispettata la distanza minima di un metro imposta dal decreto del governo. Ma anche, ormai, anche dettata dal buonsenso. Così all'esterno, uno alla volta, ci si incolonna dietro il carrello. E il serpentone di gente arriva a circondare l'intera struttura di vendita. Come è successo, per esempio, alla Conad di via dei Valenzani. Attesa, tanta. Ma si respira una compostezza che non sa di rassegnazione, perché non c'è alcuna tensione. Bisogna fare la spesa, tutti hanno la stessa esigenza. E si sopporta, in attesa di una tanto attesa normalità.
C'è chi resiste, e chi no. Oggi un anziano ha avuto un malore mentre attendeva il suo turno davanti al Crai di piazza Yenne. A soccorrerlo sono arrivati prima gli agenti delle Volanti che stanno presidiando il territorio, poi i volontari di un'ambulanza e infine il medico di una Mike del 118.
E la spesa online, tanto pubblicizzata negli scorsi giorni? I sistemi dei supermercati sono andati in tilt. Solo per citarne due (Conad e Carrefour) questa mattina comunicavano ai clienti: “Siamo spiacenti ma, a causa dell’elevato numero di accessi contemporanei, abbiamo raggiunto il limite massimo di clienti gestibili. o ancora “A causa dell’elevata richiesta, abbiamo deciso di dedicare il nostro servizio di spesa online alle persone che ne hanno più bisogno: anziane, diversamente abili, future mamme e neo genitori con bambini fino a un anno di età, persone malate”. La merce c'è, quindi inutile correre al supermercato. Gli approvvigionamenti sono assicurati.