CAGLIARI. Duecento persone, tra autotrasportatori, camion, turisti e lavoratori, sono bloccate da 5 giorni in Corsica: stamattina gli è stato impedito l’imbarco per tornare in Sardegna. A denunciarlo è Confartigianato Gallura, che ha immediatamente scritto ai Prefetti e ha chiesto l'intervento del Ministero degli Esteri.
Dietro l'impossibilità di tornare in Sardegna ci sarebbe il fatto che non ci sono navi disponibili per coprire la rotta tra le due Isole. Questa mattina alle 7, però, la situazione è precipitata quando, al porto di Propriano, alle persone e ai mezzi in possesso di regolare biglietto, è stato impedito l’imbarco per sconosciuti “motivi di ordine pubblico e sicurezza”.
“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto il grido d’aiuto e la richiesta di sostegno da parte degli autotrasportatori costretti a questo incredibile soggiorno forzato nell’Isola francese - afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Gallura – e da subito ci siamo attivati per sbloccare la situazione e credendo che tutto si sarebbe risolto nel giro di qualche ora. Questa mattina la già grave circostanza è precipitata – continua Meloni – così la decisione di interessare i Prefetti chiedendo un intervento urgente, che coinvolga anche il Ministero degli Esteri”.
Per Meloni la soluzione momentanea potrebbe essere quella di "spostare una delle navi che operano su La Maddalena, facendo compiere la rotta Bonifacio-SantaTeresa per consentire ai 200 di rientrare in terra sarda. Tutto questo è inaccettabile dal punto di vista umano e da quello professionale”.