CAGLIARI. Poco più di venti euro per rischiare la vita trasportando decine di ovuli nello stomaco. Doveva andare da Perugia a Cagliari in nave. Questo era il piano organizzato dai tre “grossisti” della droga, Adam Kelvin Mohammed, 36enne, John Godstime, 29enne, e Chuks Agidi, 25enne, tutti nigeriani, per una loro connazionale, che viveva nel capoluogo sardo. I tre, dopo lunghe indagini della Squadra Mobile di Cagliari, sono stati arrestati e condotti in carcere a Uta.
Le indagini sono partite il 26 maggio scorso, quando la Capitaneria di porto di Cagliari aveva segnalato il grave stato di salute di una cittadina nigeriana che era a bordo di un traghetto Tirrenia partito da Civitavecchia. La donna era stata arrestata in quell’occasione perché aveva nello stomaco 32 ovuli di eroina. Purtroppo era finita anche in coma perché un ovulo si era rotto. Dalle chat trovate nei cellulari sequestrati alla donna la polizia è riuscita a risalire ai tre, che l’avevano costretta a fare da corriere.
La donna, secondo il piano dei criminali, sarebbe dovuta andare a Perugia, contattare una persona che le avrebbe consegnato la droga, ingerire gli ovuli e ritornare con la nave a Cagliari. Fondamentale per l’identificazione del terzo indagato, Godstime, è stata una ricarica postepay che l’uomo aveva effettuato su richiesta della donna.
Verso Cagliari con l'eroina in pancia, rischia di morire per 20 euro: trafficanti arrestati
- Marzia Diana
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