CAGLIARI. Tutte le scuole sarde sono salve. È l’effetto della programmazione della rete scolastica 2020-2021. Ventuno istituti erano a rischio, con il nuovo piano di dimensionamento invece nessuno chiuderà. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu: "Era la mia grande scommessa, noi abbiamo delle peculiarità che non ci consentono di chiudere nulla perché il diritto allo studio va garantito ovunque. Paghiamo la stessa irpef che si paga a Roma, quindi nessuno può essere penalizzato dal fattore geografico”.
Altre misure che riguardano la scuola della Giunta Solinas sono: le borse di studio, acquisti di libri, scuolabus, fondi ai comuni per il trasporto scolastico. “Faremo un grande piano di edilizia scolastica per migliorare le strutture che a volte sono fatiscenti, e ancora un grande piano di impiantistica sportiva: scuola e sport vanno di pari passo”. Proseguono intanto le interlocuzioni con il governo sul numero di alunni necessario per tenere vive le classi. “Il numero base per avere un’autonomia scolastica non può essere uguale a Gavoi e a Reggio Emilia: i numeri non sono ripetibili in Sardegna perché abbiamo una densità di 63 abitanti per chilometro quadro”.