CAGLIARI. La prevenzione del rischio idrogeologico e il contrasto all'abusivismo edilizio passano dall'occhio del satellite. Si chiama Sardos il nuovo sistema di Kibernetes e Nemea Sistemi, due società del campo dell'informatica, che assieme all'Università di Cagliari hanno messo a punto una nuova tecnologia che potrebbe salvare molte vite, attraverso il monitoraggio dallo spazio e l'incrocio con i dati del catasto. Perché, sostengono gli ideatori, si possono individuare preventivamente le aree più pericolose.
In Italia il 91 per cento dei Comuni è considerato a rischio idrogeologico. Se ci si aggiunge la costruzione selvaggia, abusiva e fuori dalle regole, l'asticella del pericolo sale al massimo livello. E la Sardegna è in cima alla lista dei territori deboli: lo dimostrano le ultime tragedie. Il satellite, nel sistema Sardos, individua sedimenti e irregolarità sui letti dei fiumi, laghi o stagni e invia la comunicazione in tempo reale direttamente alle autorità competenti che poi interverranno per prevenire situazioni di crisi. O per eliminare gli abusi, quando possibile.