CAGLIARI. Troppo rigoroso, secondo la Lega in Sardegna, il divieto totale di pesca dei ricci imposto a pescatori sportivi e ricreativi dall'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia: solo i professionisti, secondo il provvedimento, possono immergersi per raccogliere echinodermi (QUI LA NOTIZIA). Una decisione assunta per tutelare la specie, sempre meno presente nelle acque dell'Isola a causa della pesca indiscriminata degli scorsi anni.
Ma il Carroccio prova a far aggiustare il tiro all'esponente della Giunta Solinas: “Ho avuto modo di avviare una costruttiva conversazione con l’assessore Gabriella Murgia", spiega il capogruppo in consiglio regionale Dario Giagoni. "alla quale ho esposto il programma di mediazione che la Lega vorrebbe mettere in campo. A nostro avviso il divieto di pesca degli echinodermi ai pescatori ricreativi e sportivi potrebbe essere ridimensionato consentendo a quest’ultimi di accedervi per due giorni alla settimana, il sabato e la domenica, rispettando il limite dei 50 che già vigeva precedentemente, esclusivamente tramite l’utilizzo di cannuga, precludendo per contro la pesca ai professionisti per un giorno settimanale".
Secondo il leghista la soluzione "è stata vagliata anche dagli esponenti di associazioni di rappresentanza che condividono e appoggiano l’iniziativa, convergendo con noi su come tale pratica sia anche per tantissimi un’usanza culturale e motivo di aggregazione sociale a cui ci si sente legati praticamente da sempre".
La Lega: "Pesca dei ricci in Sardegna, troppi divieti: riapriamo a non professionisti"
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