CAGLIARI. Una vigilanza stretta sulla Sardegna, dove sta cercando di mettere radici la mafia nigeriana e dove, a seconda delle condizioni del mare, si registrano continui arrivi di immigrati algerini, protagonisti degli ormai ribattezzati sbarchi fantasma, perché diretti e senza alcun filtro di navi militari, della guardia costiera o di Ong. A chiedere un intervento da Roma è stato il presidente della Regione Christian Solinas, che questa mattina ha incontrato i rappresentanti del comitato Schengen, commissione parlamentare guidata dal deputato della Lega Eugenio Zoffili, fino a qualche mese fa braccio destro in Sardegna di Matteo Salvini.
“La “quarta mafia”, la piovra nigeriana”, particolarmente violenta e dedita al traffico di esseri umani, organi e droga”, ha detto Solinas, “sta cercando di mettere radici anche in Sardegna. Non mancano, in questo senso, segnali allarmanti, e il pericolo è testimoniato dagli esiti di brillanti operazioni delle forze dell’ordine che hanno consentito lo smantellamento di cellule presenti e ben organizzate sul territorio”.
Ma l'attenzione della commissione si è concentrata soprattutto sulla rotta Algeria-Sardegna. Tanto che i parlamentari hanno visitato il Cpr di Monastir dove vengono trasferiti tutti i nordafricani che sbarcano sulle coste del Sulcis.
“Siamo qui come organo parlamentare”, ha sottolineato Zoffili, per sottolineare che il comitato non ha poteri esecutivi, “ma proporremo delle linee d'azione che porteranno ad aprire un dialogo con il Paese d'origine per arrivare a un accordo nero su bianco per fermare gli sbarchi, questa è la soluzione”.