CAGLIARI. "Per lo stato siamo come fantasmi". È questo il pensiero di 455 giovani in tutta Italia, di cui 12 in Sardegna, che dopo aver partecipato al concorso per allievi agenti della polizia di stato nel 2017, ed essere valutati idonei al servizio, sono stati messi da parte, secondo loro ingiustamente. tagliati fuori a causa di una legge proposta dalla Lega e approvata il 14 dicembre 2018, il "decreto semplificazioni".
La norma prevede l'esclusione dal concorso di tutti coloro che hanno superato la soglia dei 26 anni. Il bando della polizia di stato era aperto anche ai trentenni, ma la legge, uscita più di un anno dopo, ha assunto valore retroattivo, lasciando più di 450 ragazzi in tutta Italia in un limbo burocratico, tra ricorsi al Tar (vinti) e attese infinite. Abbiamo sentito uno dei 12 ragazzi sardi vincitori del concorso esclusi, Paolo Poddighe, che ha spiegato nel dettaglio la travagliata situazione in cui si trova.
"È una legge incostituzionale", ha spiegato Poddighe, "abbiamo un'udienza con il Tar presto, ma non sappiamo se cambierà qualcosa. Non sappiamo molto".