CAGLIARI. Operai al lavoro ormai da una decina di giorni, pulizie in corso e montaggio dei chioschi. Su Siccu si prepara ad accogliere la stagione dei ricci che inizierà ufficialmente domani, giovedì 1 novembre. Stesso posto e stessa formula: la degustazione del tanto amato (sia ai cagliaritani che dai turisti) riccio di mare in tutte le sue sfaccettature. La novità quest’anno è determinata dalla data. “Finalmente per la prima volta riusciremo a lavorare dal 1 novembre”, ha spiegato Matteo Argiolas del chiosco “Lo Stuzzichino” che da anni ormai lavora a Su Siccu, “generalmente non partiamo prima del 15, invece questa si preannuncia una stagione intera”. Quasi in concomitanza con l’inizio della stagione è partita anche la campagna di sensibilizzazione da parte di chi invita tutti a non mangiare ricci perché sono ormai una specie in estinzione. “Si parla tanto di dover chiudere la pesca per due anni ma non serve”, ha detto Argiolas, “sarebbe necessario chiuderla per dieci anni. Ognuno comunque è libero di mangiare ciò che vuole, io direi di mangiarli”.
Sulla questione prende posizione anche l'assessore regionale all'Agricoltura Gabriella Murgia: “Per i ricci di mare il vero pericolo non sono certo i pescatori regolari ma quelli abusivi, che operano in maniera indiscriminata e spesso indisturbati. Ed è per questo che nel nuovo decreto abbiamo inserito divieti più rigidi e che, d’accordo con le forze dell’ordine, abbiamo previsto controlli straordinari”. “Nel mare sardo – evidenzia l’esponente della Giunta – c’è sofferenza di prodotto sia per i ricci sia per l’aragosta. Per ripopolare le risorse, però, non basterebbero pochi mesi ma servirebbero anni e una programmazione attenta accompagnata da concreti interventi di sostegno per i nostri pescatori. Perché ci troveremmo di fronte a un problema sociale, non solo economico, con centinaia di famiglie che vivono grazie a queste attività”. A occuparsi del ripopolamento, aggiunge l’assessore Murgia, “potrebbero essere gli stessi operatori, seguiti dai nostri tecnici, con il coinvolgimento dei centri di ricerca marini con i quali abbiamo già avviato un monitoraggio scientifico”.
Per questa stagione, l’assessorato ha quindi stabilito nuovi limiti per il prelievo dei ricci. “Sono stati tutelati maggiormente i pescatori professionali – conclude Gabriella Murgia – cancellando le domeniche e i giorni festivi e lasciando solo il sabato per le attività dei pescatori sportivi, dietro ai quali troppe volte si nascondono gli abusivi, che mettono a rischio le risorse del nostro mare e devono essere puniti con sanzioni pesantissime”.