CAGLIARI. Usava la cosa pubblica per trarre vantaggi personali. Che si trattasse di auto comunali, rimborsi o appalti per Fabrizio Mereu, sindaco di Ortacesus, non faceva differenza: lui ci guadagnava sempre. O faceva in modo di guadagnarci. Illecitamente, secondo i carabinieri della compagnia di Dolianova guidati dal comandante Pasquale Pinnelli: i militari, su richiesta del Pm Giangiacomo Pilia e su disposizione del Gip, hanno arrestato Mereu nella sua casa di Quartu e altri due indagati nell'ambito di un'inchiesta che ha fatto emergere un sistema corrotto che gravitata intorno al paese della Trexenta. In manette sono finiti anche il consigliere comunale e agente di polizia penitenziaria Salvatore Contini e l'imprenditore cagliaritano Giampaolo Dessì. Le accuse sono di peculato, turbativa d'asta e truffa.
Un provvedimento arrivato al culmine di un'inchiesta, non ancora conclusa, che ha scoperchiato un sistema fatto di favori e favori e mazzette, con il denaro pubblico che finiva, dopo un vorticoso giro, nelle tasche degli indagati.
Gli inquirenti hanno ricostruito gli ultimi anni di attività di Mereu. Il sindaco usava l'auto del Comune per spostamenti privati. E una volta era partito per Alghero a bordo dell'auto di servizio dell'Unione dei comuni della Trexenta. Ma il fine non era istituzionale, bensì una cena privata. Mereu, inoltre, in accordo con Dessì e con la complicità d Contini, aveva manipolato il bando per la gestione della casa di riposo comunale. Tutto per favorire Dessì, titolare di alcune società, che altrimenti sarebbe stato estromesso dalla gara. In qualità di sindaco poi Mereu decideva come e a chi affidare alcuni appalti: in cambio riceveva soldi o regalie. Una volta si era messo in casa un carico di pellet in cambio del favore. Il primo cittadino di Ortacesus, in qualità di presidente dell'Unione dei Comuni della Trexenta, aveva anche fatto passare un bilancio dell'ente che di regolare no aveva niente.
Ma il primo cittadino non aveva esitato a truffare anche il suo datore di lavoro, il Serimant, ente del ministero dell'Esrcito dove è impiegato: simulando impegni istituzionali ha truffato per una somma di circa 12mila euro. 191 i giorni di assenza che si è fatto rimborsare. Mereu è a Uta, gli altri due ai domiciliari. Mentre l'inchiesta prosegue e fa tremare la Trexenta. Gli indagati in tutto sono 18: nell'elenco anche altri amministratori del territorio.
Appalti pilotati, mazzette e soldi spariti: scoperchiato il sistema Ortacesus
- Monica Magro
- News