CAGLIARI. È Francies Agbonlahor, un 37enne nigeriano, l’uomo finito in manette per l’aggressione avvenuta il 19 ottobre scorso di fronte alla basilica di Bonaria a Cagliari. La sua fuga, durata più di una settimana, è finita quando gli agenti della squadra mobile di Cagliari, al termine di serrate indagini, lo hanno fermato in una casa di periferia di Selargius, dove viveva con una donna.
A incastrarlo un precedente episodio, simile, di un’aggressione avvenuta nello stesso posto ai danni di un connazionale. In quell’occasione l’uomo era stato denunciato. La foto dell’aggressore è stata mostrata alla vittima, che ha confermato la sua identità. Il connazionale colpito violentemente con una bottiglia rotta è rimasto gravemente ferito, con un polmone perforato e un trauma cranico.
Al momento non si conosce con certezza il movente della violenta aggressione, ma le indagini si sono concentrate su un’ipotesi: quella del controllo del territorio (basilica di Bonaria) per l’elemosina.
Gli agenti non escludono che l’uomo volesse impedire alla vittima (come era successo già in precedenza) di continuare l’attività di elemosina nella zona. Al momento del blitz nella sua casa di Selargius l’uomo ha reagito violentemente, ferendo alcuni agenti, uno dei quali è finito al pronto soccorso con una prognosi di 7 giorni. Sequestrati anche 600 euro, trovati nella tasca del nigeriano durante la perquisizione.