CAGLIARI. “L’obiettivo rimane sempre quello per cui ci stiamo battendo: una filiera trasparente con un’equa remunerazione del prezzo del latte ai pastori. Tutte le altre cose, querele comprese, non ci distolgono dal suo perseguimento”.
È il commento del presidente di Battista Cualbu presidente di Coldiretti Sardegna alla notizia della querela ricevuta dal presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano, Salvatore Palitta, e indirizzata anche al presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini e al presidente del Codacons Carlo Rienzi.
“Attendiamo sereni l’eventuale notifica, consapevoli del fatto che il presidente e la Coldiretti hanno sempre agito in difesa dei pastori e di tutta la filiera lattiero casearia – scrive il direttivo di Coldiretti Sardegna -. Lo abbiamo fatto sempre in trasparenza, valore per noi fondamentale, e con decisione perché ai pastori sia riconosciuto un prezzo equo del latte e allo stesso tempo sia valorizzata tutta la filiera in modo inclusivo e appunto trasparente”.
“Questa notizia, invece, - continua il direttivo - se davvero fosse confermata, dimostra ancora una volta che la filiera è malata verticalmente ed orizzontalmente e in questo modo non ha nessuna intenzione di riformarsi e diventare veramente filiera”. Palitta accusa le controparti di essersi rese responsabili di diffamazione attribuendo comportamenti sbagliati al Consorzio.
“Come abbiamo detto anche nei giorni scorsi – rimarca Coldiretti Sardegna – le esportazioni di Pecorino stanno crescendo, + 34% nel mondo nei primi sei mesi del 2019, le produzioni quest’anno sono sotto i 270mila quintali, non abbiamo neppure più la scusa dei dazi, quindi dobbiamo lavorare tutti uniti rassicurando il mercato senza perderci in sterili polemiche”.
Pecorino romano, Coldiretti: "Palitta ci querela? Dimostra che filiera è malata"
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