CAGLIARI. Tutto è iniziato prima della partita tra Cagliari e Pogon, all'esterno della Sardegna Arena: una serata di follia ultrà sfociata in scontri e devastazione alla Marina, nel centro storico di Cagliari. Un gruppo di cagliaritani stava attendendo di entrare allo stadio, all'esterno del tornello del settore dei Distinti. Intorno alle 19,30 passa una trentina di supporters polacchi. Uno di loro alza i pugni in segno di minaccia. Questa è la miccia. Un cagliaritano stende con un pugno uno dei polacchi, si scatena una rissa. Un sardo resta isolato dagli altri e viene aggredito con calci e pugni. La violenza viene interrotta dall'intervento degli agenti del reparto Mobile, schierati intorno all'impianto. Sull'episodio indaga la Digos, che si avvale anche delle riprese delle telecamere di sorveglianza.
La partita è andata avanti tranquilla. Poi anche gli ultrà polacchi, circa un'ottantina, sono stati fatti defluire e si sono dispersi. In Questura è scattato un piano di controllo e sicurezza, con lo schieramento di agenti nei punti sensibili. La situazione degenera in pochi minuti: scatta la maxi rissa, durante la quale vengono distrutti gli arredi dei ristoranti, trasformati in armi e bastoni. Interviene la polizia e disperde i facinorosi.
Un gruppetto di polacchi ha cercato di far perdere le sue tracce, tornando nel B&b, ma gli ultrà sono stati tutti individuati. Sono KOSIDLO MICHAL, classe 1989; KASPIZKYK Maciej Zbigniew, classe 1976; SUDOL Martin Krzysztof, classe 1984; BARAN Marcin, classe 1976; ADAMIAK Tomasz, classe 1982; KRZYCH Tomasz, classe 1972. Per loro è scattao l'arresto con l'accusa di rissa aggravata e danneggiamento. Identificati anche tre cagliaritani. L'indagine continua. E si prevede una pioggia di Daspo.