CAGLIARI. Il clamore era prevedibile. Le reazioni anche. Ha spiazzato molti la scelta di chiamare Renato Soru, in qualità di tecnico, a far parte di Agenda Industria, il nuovo organismo pensato dalla Regione per rilanciare il settore considerato strategico. Il ruolo di Mr Tiscali sarà disegnato dall'assessore competente, Anita Pili, con il benestare del presidente della Regione Christian Solinas. Soru, già governatore, acerrimo nemico del centrodestra tutto, chiamato a lavorare con il centrodestra. Ma non tutto. Perché c'è chi prende le distanze. Come Fratelli d'Italia: gli esponenti del partito di Giorgia Meloni in Sardegna non nascondono il fastidio, su forma e sostanza dell'incarico.
"Nel passato, quando abbiamo contestato Renato Soru", scrive il deputato Salvatore Deidda, "lo abbiamo fatto con determinazione, ironia, rabbia ma sempre correttamente. Non abbiamo mai usato i suoi guai giudiziari per denigrarlo o offenderlo. Ci siamo sempre basati sulle idee, i progetti che annunciava o cercava di portarlo avanti. Che fosse del PD o altro era un ulteriore elemento che però evidenzia che siamo stati e lo siamo tutt'oggi, avversari". Quindi "non abbiamo niente da spartire. Sono sicuro", è il messaggio di Deidda agli alleati, "che nessuno ha preso una decisione di così forte impatto politico senza consulto. Non penso il presidente e gli alleati, che con noi si è e si sono comportati sempre correttamente. Una esagerazione".
Sulla stessa linea il capogruppo di Fdi in consiglio regionale Francesco Mura: "Ho ospitato due volte Soru a Nughedu come relatore in due importanti convegni perché ne riconosco le oggettive capacità politiche, senza mai dimenticare che fosse un avversario. Non posso però portare il partito che guido in consiglio regionale in un limbo di ambiguità dove uno vale uno, qualsiasi casacca vesta e starmene in silenzio a guardare". Conclusione tratta? "Non farebbe bene a questa maggioranza la presenza del Renato Soru come tutti lo conosciamo, il fondatore della sinistra sarda".
Intanto arriva una precisazione dalla Regione, che esclude un incarico ufficiale: "È stato firmato, ieri, l’accordo tra Giunta regionale, Confindustria, Confapi e i sindacali Cgil, Cisl e Uil per costituire il Comitato di indirizzo di ‘Agenda Industria’. Nell'accordo si richiama l’obiettivo principale di riscrivere un piano industriale regionale, quanto più condiviso e rispondente alle peculiarità del territorio isolano, che rilanci una progettualità. Partendo dalla situazione attuale e gestendo la transizione produttiva, dovrà individuare traguardi relativi al medio e lungo periodo (2050), promuovere e sostenere concretamente nuovi investimenti industriali in Sardegna, in un quadro di piena e responsabile sostenibilità, economica ed ambientale. Nel corso della discussione è emersa la necessità di dotarsi, di volta in volta, di figure tecniche capaci di supportare i lavori del Comitato di indirizzo: ‘Agenda Industria’ non prevede nomine né designazioni a tempo stabile, oltre al Comitato stesso. I veri protagonisti della programmazione industriale saranno le comunità e i territori attraverso la rappresentanza datoriale, sindacale e dei sindaci. È attualmente in fase di definizione il programma di lavoro che vedrà le parti impegnate nei prossimi mesi, mentre sono state individuate le priorità: energia, aree industriali, infrastruttura digitale del sistema industriale e semplificazione normativa. Il prossimo incontro (venerdì 11 ottobre) si svolgerà alla presenza del sottosegretario al Mise, Alessandra Todde".
E lo stesso Soru spiega termini e contorni della vicenda: “Ho incontrato l'assessora Pili su temi attinenti al mio lavoro, come possibilità di estendere la rete della fibra ottica. C'è l'intenzione di riscrivere l'agenda industriale della Sardegna: se c'è chi ritiene utile un mio contributo in un dibattito pubblico lo ringrazio, certo non negherei un parere leale e onesto, come ho sempre fatto. Se mi si chiede un parere sono felice di esprimerlo, chiunque lo chieda. Ho svolto un ruolo politico, oggi ho un punto di vista privilegiato, da Tiscali, soprattutto sulle questioni della digitalizzazione. Forse contribuire al dibattito sull'industria è persino un mio dovere. E lo faccio con molto piacere”.
La Regione chiama Soru a parlare di industria, mal di pancia nel centrodestra
- Redazione
- News