CAGLIARI. Quasi cinque mesi fa la cessione di tutte le attività a Medea. È da allora che gli utenti di IsGas di Cagliari, Oristano e Nuoro si chiedono che fine abbiano fatto le loro bollette. La società concessionaria del servizio di distribuzione del gas ha firmato infatti il 30 aprile scorso un contratto di cessione con la Medea Spa, di Sassari, che appartiene al gruppo Italgas. Il ramo dell’azienda è stato acquisito e, di conseguenza, anche le concessioni per la distribuzione del gas nelle tre città sarde per 22mila e 400 utenze. Le bollette, da quel giorno, non sono più state spedite. Tanto che anche sui social c’è chi si confronta e mostra la sua preoccupazione per una stangata che potrebbe arrivare da un momento all’altro. “Qualcuno sa qualcosa di Isgas? - scrive un utente cagliaritana - È da maggio che non spediscono le bollette”.
Il sito internet dà una prima risposta a chi non si fosse già informato della cessione: unica nota presente in tutto il portale è una comunicazione in cui si informano gli utenti che “a far data dal 1° maggio 2019 tutte le attività afferenti ai suddetti rami d’azienda sono passati nella gestione in capo a Medea. I recapiti telefonici sono rimasti invariati”. Al telefono gli operatori assicurano che si tratta "solo di un ritardo dovuto al trasferimento di dati da una società all’altra. Tempo 10 giorni e le bollette di maggio/giugno arriveranno".
Restano però altre due questioni in sospeso. Una è quella del debito del Comune di Cagliari di 39 milioni di euro rivendicato da IsGas. L’allora sindaco Emilio Floris aveva sollecitato l’intervento della magistratura perché, secondo l’amministrazione, il Comune non era debitore ma anzi in credito di 2 milioni. I dubbi però erano confermati da una transazione che impegnava, appunto, il Comune di Cagliari a versare 26,5 milioni alla Isgas come indennizzo per le “le spese sostenute al gestore uscente per gli impianti costruiti a sue spese nel territorio comunale”. Credito salito a quasi 40 milioni negli anni, tre dei quali abbuonati, per i lavori ultimati sulla rete.
C’è poi la questione del rigassificatore di Giorgino. Il progetto del maxi deposito di Gnl, che dovrebbe garantire l’approvvigionamento del combustibile a Cagliari e non solo, era stato presentato proprio dalla società di Isgas ed era ancora in stand-by in attesa dell’autorizzazione ambientale definitiva da parte del ministero. Sinora il progetto aveva passato il vaglio di vari organismi di controllo ed era stata la stessa azienda a negare l’esistenza di reali pericoli - denunciati dagli ambientalisti. Di certo, però, c’è che, ora che Isgas è stata acquisita, la sua realizzazione passerà nelle mani di un’altra società, la Medea.