NUORO. L'assorbimento del personale non è garantito. In più, a breve, è atteso il verdetto nel merito sulla delicata controversia giudiziaria, aperta su più fronti, sulla validità del contratto di project financing sulla sanità nuorese. Quindi stop al passaggio di consegne del servizio di portierato dalla Aep Multiservizi, che lo gestisce per conto del Polo sanitario della Sardegna centrale (società di progetto), alla cooperativa La Nuorese.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con un'ordinanza, che capovolge il provvedimento provvisorio adottato dal Tar Sardegna. In ballo ci sono i posti di cinquanta lavoratori.
L'Ats (azienda di tutela della salute) il 27 giugno aveva stabilito che il servizio di portierato dovesse passare di mano perché il contratto di project financing non è considerato più in vigore. Immediata la presa di posizione dei sindacati, che avevano chiesto garanzie sul riassorbimento dei dipendenti. Garanzie che non sono arrivate. Il Tar aveva lasciato correre. Ma il provvedimento del tribunale amministrativo sardo è stato impugnato davanti ai giudici di secondo grado romani.
Oggi il nuovo ribaltone. Il Tar Sardegna deve ancora decidere sul merito della controversia. Così, nelle more, scrivono al Consiglio di Stato, è opportuno lasciare la res adhuc integra". E siccome "sussiste il pregiudizio grave ed irreparabile, atteso che il nuovo gestore non ha assicurato il riassorbimento dell’intero personale che attualmente svolge il servizio di portierato", i giudici con ordinanza hanno bloccato l'ingresso della nuova società negli ospedali San Francesco e Zonchello di Nuoro e al San Camillo di Sorgono.
Portierato all'Assl di Nuoro, il Consiglio di Stato stoppa l'Ats: "congelata" la nuova società
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