CAGLIARI. Poetto, sabato mattina: migliaia di cagliaritani (e non) passano una mattinata di sole e mare sulla spiaggia dei Centomila. Ma prima di piantare l'ombrellone e stendere l'asciugamano sulla sabbia devono fare i conti con i parcheggi del Poetto. Che si tratti di Marina Piccola o dei posteggi di fronte al Lido, i tempi per trovare uno stallo non occupato possono arrivare fino a tre quarti d'ora. Tre quarti d'ora in una scatola di metallo, sotto il sole e in mezzo a decine di auto che vagano in cerca di un posto libero. I problemi non finiscono nemmeno quando si riesce a lasciare l'auto. "Le linee bianche sono così strette che non si riesce nemmeno a uscire dalla vettura", spiega uno dei (fortunati) automobilisti che ha appena trovato uno stallo, "se una persona ha una macchina nuova è sicuro che gliela ammaccheranno".
Altro problema sono i parcheggiatori abusivi. Non quelli che vendono cianfrusaglie una volta indicata uno stallo libero, ma coloro che chiedono soldi per una sosta in una parte dello sterrato di Marina Piccola. Quanto si paga? Almeno un euro. Nel caos poi non mancano i furbetti, tra chi tenta di parcheggiare in modo improbabile e chi, pur di farsi un bagno al mare, rischia di bloccare l'uscita ai veicoli vicini. "Una volta sono stato bloccato da un'auto che non aveva rispettato i confini della sosta. Gli ho lasciato un bigliettino per 'complimentarmi' racconta un bagnante di rientro dalla spiaggia.
L'anarchia generale che coinvolge tutti gli automobilisti che vogliono andare al Poetto investe, specie nelle ore di punta, anche i residenti che si vedono privare dei parcheggi riservati. Almeno 2 macchine su 5, di quelle posizionate negli stalli riservati ai residenti, non hanno il tagliando.