CAGLIARI. Confini presidiati "militarmente". "Salvaguardia di interessi nazionali". "Migranti in Italia anche contro le nostre leggi". "Sicurezza della comunità". Parole d'ordine un tempo della destra, in Italia, che sono state fatte proprie anche da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. Sono tutti concetti espressi un un post della deputata sarda pentastellata Emanuela Corda, che guarda al conflitto in Libia per annunciare quali, secondo lei, devono essere le linee da seguire per evitare "nuove ondate migratorie verso l'Italia".
L’inasprimento della crisi in Libia potrebbe aprire nuove ondate migratorie verso l’Italia. Uno scenario che è nostro dovere evitare, così come dobbiamo evitare il ripetersi di episodi sconvenienti come quello della Sea Watch, della Mediterranea e delle ONG che portano i migranti in Italia anche andando contro le nostre leggi. Il nostro ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha già dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari per non far trovare l’Italia impreparata davanti ad una crisi migratoria dalla Libia.Come si può evitare tutto questo?", si chiede la Corda. E risponde: " Occorre presidiare militarmente i nostri confini marittimi, dando sostegno alle autorità libiche. Per questo occorre rafforzare anche la cooperazione per il sostegno in loco alle persone che fuggono dai conflitti. Abbiamo quattro navi già schierate, compresa Nave Caprera in porto a Tripoli per l’assistenza tecnica alla Guardia costiera libica. Nel frattempo siamo sicuri che tutto il Governo voglia evitare nuovi sbarchi e confidiamo nel fatto che tutti apprezzino il lavoro dei nostri militari. Davanti a crisi internazionali come quella che potremmo vivere occorre presentarci uniti e determinati, per la salvaguardia degli interessi nazionali e della sicurezza della nostra comunità".
Migranti, la linea dura (e di destra) del M5S sardo: "Presidio militare dei confini"
- Redazione
- News