CAGLIARI. Il Comune, attraverso la polizia Municipale, chiede 7540 euro agli organizzatori del Sardegna Pride - previsto per il 6 luglio a Cagliari - per garantire l'ordine pubblico. Un bel problema, tanto che il direttivo della manifestazione ha fissato una riunione urgente per cercare di capire come affrontare la situazione: la festa è autofinanziata e le risorse scarseggiano. La festa dell'orgoglio omosessuale è a rischio.
Inaspettatamente è arrivata la solidarietà del nuovo sindaco Paolo Truzzu, criticato per aver partecipato in passato a "riti" delle sentinelle in piedi, contro l'aborto. Che ora difende la manifestazione e annuncia: "Ho appena avuto notizia della richiesta di più di settemila euro inoltrata agli organizzatori del Pride. Una cifra più alta che in passato dovuta all'adozione del nuovo regolamento comunale, approvato di recente", spiega il primo cittadino di Fratelli d'Italia - Ho sempre pensato che le libere e pacifiche manifestazioni di liberi e pacifici cittadini non debbano e non possano essere cancellate, neanche indirettamente con richieste economiche che le rendono di fatto impossibili. Per questo assicuro le associazioni organizzatrici del Pride che, appena insediato, mi impegnerò a trovare un’equa soluzione, nel rispetto delle esigenze di tutti".
Il Pride di Cagliari a rischio per una tassa da 7000 euro, Truzzu: "Serve una soluzione"
- Redazione
- News