Ecco l'intervista nella quale Delunas, indotto in errore, aveva dichiarato che fossero necessari due anni
QUARTU. Tutta colpa del ponte di viale Colombo a Quartu: Stefano Delunas rompe con Paolo Passino e gli ritira la delega di assessore. Era stato lo steso Passino, che è anche presidente del parco di Molenagius, a suggerire al primo cittadino che fossero necessari due anni per ripristinare la viabilità. Solo che Delunas, a posteriori, quando ormai lo aveva dichiarato, ha scoperto che ci vuole moto meno. Così ha silurato l'assessore ingegnere. Ecco al nota del Comune.
Dopo 4 anni di attività finisce il mandato dell’ingegner Paolo Passino al Comune di Quartu. Assessore all’Ambiente prima, ai Lavori Pubblici poi e infine all’Urbanistica, ha svolto per quasi 4 anni anche la carica di Vice Sindaco in quota prima al Pd e poi a Quartu Riparte, lista civica in capo al Primo Cittadino. Una collaborazione oggi non più sostenibile perché è ormai venuto a mancare il rapporto di fiducia.
Da oggi Paolo Passino non fa più parte della Giunta Comunale di Quartu Sant'Elena. Il sindaco Stefano Delunas ha firmato il ritiro di tutte le deleghe a lui affidate: Urbanistica, Edilizia privata, Periferie urbane, Politiche energetiche e fonti rinnovabili. Lo stesso Primo Cittadino le ha assunte personalmente in via provvisoria, in attesa di ulteriori decisioni.
La revoca delle deleghe all'ex Assessore è legata alla nota vicenda del ponte chiuso al traffico in viale Colombo per ragioni di sicurezza. Infatti su indicazione dell'ex Assessore Passino, che svolge appunto la professione di ingegnere, il Sindaco aveva pubblicamente dichiarato che sarebbe stato necessario attendere circa due anni per il risanamento della struttura e quindi anche per la riapertura della strada. Altri pareri successivamente acquisiti dallo stesso Delunas hanno invece permesso di accertare che una tempistica decisamente più breve è assolutamente fattibile, con una conseguente netta riduzione dei disagi per la cittadinanza e per tutta l’area metropolitana.
Per tale motivo, il Primo Cittadino ritiene che sia ormai compromesso il rapporto fiduciario che deve necessariamente legare il Sindaco alla sua ‘squadra’, composta dai collaboratori da lui stesso scelti per formare la Giunta comunale e quindi per la realizzazione del suo mandato elettorale, seguendo il programma in maniera puntuale e precisa.
In funzione dei prossimi importantissimi obiettivi della coalizione, il proseguimento di un efficace e sereno funzionamento dell’attività della Giunta passa per un’azione decisa e partecipata, che può essere portata avanti soltanto in un clima di serenità e totale condivisione, in piena armonia anche tra gli stessi Assessori che compongono l’esecutivo.