CAGLIARI. Dovevano essere centinaia e avrebbero dovuto lasciare a secco di carburante tutta l'Isola. Invece i benzinai chiusi in questo primo giorno di sciopero sono pochissimi. Solo qualche ora fa migliaia di automobilisti sono corsi ai ripari, preparandosi con un "pieno preventivo" all'auto. Manovra rivelatasi inutile visto che trovare un distributore chiuso è molto più difficile che trovarne uno aperto. E mentre qualche gestore afferma di star semplicemente terminando le rimanenze di carburante nelle cisterne, altri lavorano a pieno regime.
I gestori avrebbero organizzato lo sciopero attraverso Whatsapp e Facebook, scavalcando qualsiasi sindacato e associazione. Una decisione questa, che già a detta di alcuni risultava confusa e che i numeri effettivi dello sciopero si sarebbero saputi solo "all'ultimo momento" (qui la notizia). Secondo le stime a chiudere sarebbero dovuti essere 320 su 380 dei distributori di benzina in Sardegna, ma solo nella zona di San Benedetto e Is Mirrionis sono più di una decina le stazioni aperte. E il pericolo di "sbrodare" per ora è scampato.
Sciopero dei distributori in Sardegna, il primo giorno è un mezzo flop
- Maurizio Pilloni
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