CARBONIA. “Mi ha presa a pugni in mezzo alla strada”. Inizia così il doloroso racconto di E.G., ventottenne di Carbonia, vittima dell’episodio di violenza, avvenuto domenica pomeriggio, a Portoscuso. Il suo aggressore lo conosce bene. Da circa tre anni. “È il compagno di mia madre”, racconta “ma non ho mai voluto avere contatti con lui. Quando è entrato nella vita di mia madre io sono andata via di casa. Non mi è mai piaciuto, e a quanto pare avevo ragione”. Lui aveva litigato con la madre di lei, quel pomeriggio. E da lì è partita la brutta vicenda.
“Ho ricevuto intorno alle 16 e 30 la telefonata di mia madre, che mi chiedeva di andarla a prendere a Portoscuso perché il suo compagno, dopo un litigio, l’aveva lasciata lì, per strada. Così ho preso l’auto di mio nonno e ho percorso quei pochi chilometri di strada che separano Carbonia da Portoscuso. Durante il tragitto vedo dall’altra parte della carreggiata lui, il compagno di mia madre, "e mi accorgo che lui riconosce l’auto e me. Vedo che fa inversione e inizia a seguirmi. Inizialmente non ho pensato che volesse farmi del male ma semplicemente che volesse tornare da mia madre”.
Nel giro di pochi minuti, però, accade ciò che la ventottenne ha denunciato sui social con le foto del suo volto tumefatto. “Quando ho accostato la macchina per far salire mia madre lui ha pensato bene di non fermarsi e mi ha tamponato: per questo ho il collare. Poi non appena sono scesa dall’auto per chiedergli spiegazioni mi ha dato un pugno, così forte da farmi cadere per terra”. Un ragazzo però era lì nelle vicinanze ed è intervenuto per salvarla dall’aggressione dell’uomo. “È stata la mia fortuna. Se non ci fosse stato quel ragazzo non so cosa sarebbe potuto succedere”. La ragazza ha riportato un trauma cranico e un grosso taglio sotto l’occhio, come testimoniato dalle foto che ha pubblicato sul suo profilo Facebook, corredate da una denuncia pubblica, condivisa da tanti utenti in segno di solidarietà: “A tutte le donne: non state in silenzio, denunciate”. QUI LA NOTIZIA